Nel momento in cui una persona cara scompare, amici e parenti desiderano più di ogni altra cosa darle un estremo saluto. Rimanere in compagnia del defunto prima che il suo corpo parta per la sepoltura o la cremazione delle ceneri non è solo un rituale fortemente radicato nella nostra cultura, ma è una vera e propria esigenza.
Storicamente, l’estremo saluto al defunto veniva dato all’interno della casa nella quale era vissuto, attraverso l’allestimento della camera ardente. Tuttavia, oggi le persone vivono in case dagli spazi piccoli, inadatte a ospitare molti visitatori.
Da qui è nata l’esigenza di disporre di uno spazio per il commiato esterno alla casa: la casa funeraria.
Chi deve accomiatarsi da una persona importante ha bisogno di un ambiente tranquillo e silenzioso, ma anche accogliente e familiare. I visitatori devono sentirsi a proprio agio e desiderare di trascorrere in questo luogo quanto più tempo possibile. La pratica, anche detta Funeral Home, è nata in America ed è stata perfezionata per rendere omaggio alle persone che non professano una particolare religione.
Nel nostro Paese, credenti e non credenti sono accomunati dal bisogno di uno spazio consono alla visita di parenti e amici e adatto a una pluralità di riti, che vanno dal commiato alla preparazione del feretro per il trasporto.
Le case funerarie rispondono a queste esigenze, offrendo un luogo dignitoso e sereno dove poter dire addio a una persona cara, rispettando le diverse tradizioni e sensibilità di chi vi partecipa.